Nel mondo digitale, le landing page sono considerate la pista di decollo per le strategia di marketing dei brand che desiderano ottenere leads, cioè contatti.
Ma cos’è davvero una landing page? Come si realizza senza farla sembrare una pagina di spam? E soprattutto, quali errori evitare per non perdere clienti prima ancora che atterrino?

Cos’è una landing page?
La landing page, che tradotto letteralmente significa “pagina di atterraggio”, è la pagina web su cui “atterra” un visitatore dopo aver cliccato ad esempio su un annuncio Meta o Google.

ATTENZIONE: la landing non è la homepage del sito, né una pagina qualsiasi. La landing page deve avere un solo obiettivo chiaro e semplice: convincere il visitatore a compiere un’azione precisa: per esempio, iscriversi a un corso, acquistare un prodotto, scaricare un ebook.

Una landing page ben fatte è come un biglietto da visita digitale, ma con una super forza di persuasione!

Come si realizza una landing page efficace?

Ecco i passi chiave.

-Definire l’obiettivo
È opportuno chiedersi qual è l’azione che l’utente deve compiere: scaricare una guida, acquistare un prodotto, iscriversi alla newsletter. L’obiettivo e il messaggio da trasmettere deve essere uno soltanto, chiaro, semplice, senza giri di parole.
-Utilizzare un titolo accattivante
Il titolo è il primo elemento di contatto con l’utente che è appena atterrato sulla landing. È la prima cosa che vede. Per questo motivo, deve catturare l’attenzione e, soprattutto, comunicare subito il beneficio.
-Realizzare un contenuto focalizzato e sintetico
I testi contenuti nella landing devono trasmettere il giusto sentiment, subito. Niente chiacchiere inutili: meglio usare testi brevi, punti elenco e sottotitoli. L’utente deve capire il più velocemente possibile il valore dell’offerta.
-Usare immagini o video di alta qualità
Ogni elemento della landing deve comunicare all’utente qualcosa di utile: è importante mostrare il prodotto, il servizio o un’anteprima del materiale che si offre con visual professionali e coerenti con il messaggio generale.
-Puntare su una CTA forte e visibile
La call to action, cioè il pulsante che invita all’azione, deve spiccare, deve essere immediatamente riconoscibile e deve avere un testo chiaro come ad esempio: “Scarica ora”, “Iscriviti gratis”.
-Scegliere un form semplice
I moduli di contatto troppo lunghi o che richiedono troppe informazioni personali non piacciono.
È meglio chiedere solo le informazioni essenziali altrimenti si rischia l’abbandono della pagina.
-Aggiungere trust element
L’utente che atterra sulla landing compila il form, acquista, si iscrive alla newsletter solo se ha fiducia. Recensioni positive, testimonianze di clienti abituali o banner che stimolano il sentiment di sicurezza aiutano a costruire fiducia.
-Ottimizzare il mobile
La maggior parte del traffico sulla landign arriva da smartphone: è indispensabile assicurati che la pagina di destinazione sia perfetta su tutti i dispositivi.

Quali errori evitare?
-Troppi link e distrazioni: una landing page non è un sito web quindi non serve invitare l’utente a “scoprire di più”, meglio restare concentrati sull’obiettivo.
-Call to action poco visibile: non posizionare il pulsante di call to action in fondo e non utilizzare un colore che si confonde con lo sfondo.
-Messaggi confusi o vaghi: se l’utente non capisce o non percepisce immediatamente il vantaggio abbandona la pagina.
-Contenuti sensazionalistici: troppe promesse rendono l’utente sospettoso che potrebbe considerare la pagina un tentativo di truffa e segnare come spam.

Una buona landing page crea conversioni di valore e genera risultati straordinari: una pista di atterraggio capace di far decollare il business.