TENNIS TAVOLO

La storia del Tennis da Tavolo CUS
Il tennistavolo è entrato al CUS nel 1974 voluto dal presidente Giovanni Arcidiacono. Allora la squadra era in serie B. Con la forza del CUS alle spalle, nel ‘77 andammo in A1 e cominciammo un ciclo di vertice che durò fino al 92 quando Cesare D’Alessandro, deus ex machina del tennis tavolo cusino, deve dedicare le sue attenzioni all’organizzazione delle Universiadi 97 e dovette allontanarsi un po’ dalla sezione. Nel 76, coinvolgendo 26 altri CUS, il CUSI, su proposta del CUS Catania, inserì il tennistavolo nei CNU. Da allora sono arrivate medaglie ogni anno valorizzando l’attività istituzionale dell’Ente. In tal senso, il CUS diventa Campione italiano universitario nel 2017, a Catania, e nel 2019, a Caserta. In serie A, vengono tesserati, in tempi diversi, un finlandese, n. 49 del mondo, Mika Pykko, ed un croato, n. 85 del mondo, Dean Seselja. Negli anni 2000 è stato dato grande risalto alle gare universitarie, un atleta cusino è stato convocato dal CUSI per i mondiali di Sheffield, mentre sulle gare federali c’è stata una discesa di serie: prima in B2, poi C1, ora in D. Nel 2020, il movimento si è fermato per la pandemia. Essendo sport al chiuso, è stato bloccato dalla Federazione lo ha bloccato. I progetti però proseguono: uno di questi vorrebbe partire per il prossimo anno agonistico che prevede una interazione di sport federale, con campionato a squadre e tornei, e una serie di attività sociali in un quartiere di Catania per dare spazio ai ragazzi tramite la parrocchia. L’obiettivo: coniugare l’alto livello Agonistico con attività volte al recupero sociale ed allo sport dei bambini di quartiere. Per ripartire con il know how del CUS.
La storia del Tennis da Tavolo CUS
Il tennistavolo è entrato al CUS nel 1974 voluto dal presidente Giovanni Arcidiacono. Allora la squadra era in serie B. Con la forza del CUS alle spalle, nel ‘77 andammo in A1 e cominciammo un ciclo di vertice che durò fino al 92 quando Cesare D’Alessandro, deus ex machina del tennis tavolo cusino, deve dedicare le sue attenzioni all’organizzazione delle Universiadi 97 e dovette allontanarsi un po’ dalla sezione. Nel 76, coinvolgendo 26 altri CUS, il CUSI, su proposta del CUS Catania, inserì il tennistavolo nei CNU. Da allora sono arrivate medaglie ogni anno valorizzando l’attività istituzionale dell’Ente. In tal senso, il CUS diventa Campione italiano universitario nel 2017, a Catania, e nel 2019, a Caserta. In serie A, vengono tesserati, in tempi diversi, un finlandese, n. 49 del mondo, Mika Pykko, ed un croato, n. 85 del mondo, Dean Seselja. Negli anni 2000 è stato dato grande risalto alle gare universitarie, un atleta cusino è stato convocato dal CUSI per i mondiali di Sheffield, mentre sulle gare federali c’è stata una discesa di serie: prima in B2, poi C1, ora in D. Nel 2020, il movimento si è fermato per la pandemia. Essendo sport al chiuso, è stato bloccato dalla Federazione lo ha bloccato. I progetti però proseguono: uno di questi vorrebbe partire per il prossimo anno agonistico che prevede una interazione di sport federale, con campionato a squadre e tornei, e una serie di attività sociali in un quartiere di Catania per dare spazio ai ragazzi tramite la parrocchia. L’obiettivo: coniugare l’alto livello Agonistico con attività volte al recupero sociale ed allo sport dei bambini di quartiere. Per ripartire con il know how del CUS.

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